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Parlando di investimenti il fattore rischio è una costante sempre presente.
Non esistono infatti investimenti senza rischio, a meno che il rendimento atteso sia vicino o pari a zero.
La tipologia e l’esposizione al rischio saranno quindi influenzate dalle scelte che verranno prese dall’investitore in base al proprio obbiettivo di investimento.

Al di là delle situazioni soggettive, il bene immobile viene considerato un bene sicuro (bene rifugio) perché si basa su un valore reale (la casa) e, a differenza degli strumenti finanziari (azioni, obbligazioni), è ritenuto un bene privo di rischi.

In realtà il concetto di rischio è molto sottile. Se è pur vero che i beni immobili in linea generale non possono vedere azzerato il loro valore, in presenza di particolari condizioni di mercato il loro prezzo potrebbe ridursi, causando delle notevoli perdite economiche agli investitori. E’ il caso dell’acquisto a prezzi superiori a quelli di mercato oppure in presenza di una bolla immobiliare.

Molti dei rischi dell’investimento immobiliare possono celarsi dietro a scelte superficiali dettate dalla scarsa conoscenza del mercato, del territorio, del piano regolatore, delle caratteristiche e delle condizioni dell’immobile, ma anche da variabili legate alle tempistiche. Basti pensare ad esempio al caso in cui dopo l’acquisto l’immobile resti sfitto, oppure passino mesi/anni prima di riuscire a venderlo. In quest’ultimo caso il rischio è di dover sostenere delle spese, come ad esempio quelle relative ad un finanziamento, trovandosi con un investimento a rendimento negativo.

Dopo l’acquisto, un altro rischio per l’investitore è il dover risolvere problematiche riguardanti il diritto di proprietà sul bene immobile. Se sorgessero delle questioni legali l’investitore potrebbe essere nell’impossibilità di vendere o affittare. L’unico modo per tutelarsi in questi casi è stipulare un’assicurazione su titolo di proprietà, oltre a farsi consigliare da esperti in materia.

Ulteriori rischi possono derivare dal deterioramento del bene. In caso di calamità o di incendi infatti l’immobile potrebbe perdere una parte considerevole del suo valore e un investitore attento dovrebbe quindi stipulare un contratto di assicurazione per tutelare il proprio investimento e per ridurre al minimo le possibile conseguenze economiche derivanti da questi eventi negativi.

Quando l’acquisto dell’immobile viene effettuato in cantiere è necessario prevenire gli eventuali rischi derivanti da una possibile situazione di insolvenza del costruttore. Il rischio è quello di perdere la caparra e tutti gli acconti versati, a meno che in fase di stipula del contratto preliminare non sia stata rilasciata anche una fideiussione a titolo di garanzia (per altro prevista obbligatoriamente).

Anche le variazioni fiscali e legislative possono essere, seppur limitatamente, considerate un rischio, poiché l’aumento dei costi riduce inevitabilmente il rendimento atteso.

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