Una casa con piscina vale molto più di una che ne è priva. E fin qui ci siamo. Ma quanto cresce il valore di un immobile arricchito con piscine fuori terra o piscine interrate? Proviamo a capirlo.

Secondo i dati di Immobiliare.it, le quotazioni degli immobili dotati di piscina sono superiori del 9-11 per cento a quelle delle soluzioni analoghe senza tale “valore aggiunto”. I differenziali più alti si registrano in grandi città come Roma (16,1%) e Milano (15,8%), o in località balneari quali Olbia Tempio (15,1%) e Rimini (13,7%). Un pool di professionisti del settore ha dato una media ancor più alta (12-15 per cento), senza considerare poi che la percentuale varia se legata anche ad altri elementi, quali l’ubicazione dell’immobile stesso e il livello di finiture dell’abitazione. Insomma, una spesa che equivale a circa il 6-8 per cento del costo complessivo della casa ne accresce il valore in modo più che proporzionale.

La piscina, nonostante il suo carattere tutto sommato “accessorio”, è sempre ben in evidenza – quando presente – nelle foto degli annunci immobiliari. Essa riveste infatti un ruolo importante nella contrattazione, anche perchè agisce molto sul piano “emozionale” nella scelta dell’abitazione ideale.

Per tali ragioni la piscina sta diventando un “lusso” che sempre più persone si permettono, ovviamente parlando sempre di fascia alta/medio-alta, dato che essa accresce sì il valore immobiliare ma anche la pressione fiscale sull’abitazione. Una piscina che supera gli 80 mq aumenta la classificazione catastale e, se unita ad altri parametri, può trasformare il vostro in un “immobile di lusso” con tutte le conseguenze fiscali che ne derivano.

Con il valore dell’immobile cresce anche la qualità della vita: una piscina esercita infatti un’influenza positiva sulla salute, sul benessere, sul divertimento e sulla socializzazione. Tanti buoni motivi per farci un pensierino.