You are here
Home > Città italiane in cui investire e in cui non investire

Investire in immobili è indubbiamente una delle scelte più interessanti che si possono fare. Non tutte le città sono uguali, però, il che significa che prima di procedere con questo importante passo bisogna fare una scelta “avveduta” e corretta.

Secondo l’indicatore KMP ideato da casa.it , sembra che le città dove conviene investire siano quelle con uno “spread” minimo. Sostanzialmente, questo spread si calcola analizzando le differenza tra i prezzi di acquisto e quelli di vendita. Minore è lo spread, più i prezzi richiesti dai venditori e quelli accettabili dai compratori sono vicini, dunque più probabilità c’è di “fare l’affare”.

Lo spread medio nazionale calcolato secondo questo indicatore è del 18,5% In Veneto lo spread è del 15% in media, in soldoni parliamo di 3.500 al metro quadro. In Toscana lo spread sale al 20%, ovvero 3.200 a Firenze e 2.900 euro al metro quadro fuori dal capoluogo.

Milano ha uno spread di solo il 12%, che però, una volta tradotto sul piano economico, si parla di circa 3.900 euro al metro quadro.

Rimanendo in nord Italia, Trieste, in Friuli Venezia Giulia, ha uno spread di circa 18%. In termini economici, la differenza tra il costo richiesto da chi ha degli appartamenti in vendita a Trieste e la spesa sostenibile da chi vuole comprare è di circa 1.900 euro al metro quadro.

Volando in sud Italia, a Napoli, lo spread KMP è del 18,3% , per un valore economico di 2.600 euro al metro quadro circa.

Il mattone è un investimento valido oggi più che mai, anche per proteggersi dai rischi economici legati alla crisi. Quando si sceglie il luogo giusto dove investire, i vantaggi sono ancora maggiori.

Top