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Investire nell’acciaio

La produzione di acciaio in Italia vive in questo momento una nuova fase di successo: dopo il 2013 infatti, ultimo anno d’oro del settore all’interno dei nostri confini, soltanto nel 2017 le industrie siderurgiche sono riuscite a vivere nuovamente i vecchi fasti producendo più di 24 milioni di tonnellate del prezioso metallo e piazzandosi al decimo posto della classifica mondiale dei produttori di acciaio.

Ad oggi, per quanto non sia ovviamente possibile proporre un bilancio completo circa l’annata 2018, sembrerebbe possibile affermare che il periodo nero si sia un po’ allontanato anche se, almeno in Italia, l’industria siderurgica della vendita di acciaio ha ancora molto da migliorare per potere ambire ad una vera rinascita.

Innanzitutto infatti sarebbe il caso di incrementare l’uso di questo metallo che, non si sa perché, in Italia resta un po’ bistrattato, in secondo luogo sarà necessario lavorare sulla qualità del prodotto. Insomma: le premesse ci sono e non sono così impossibili da migliorare e concretizzare, spetta agli italiani far di meglio.

Investire nell’acciaio

Alla luce di queste informazioni, investire nell’acciaio diventa una scelta decisamente più ponderata. Il primo ambito in cui sarebbe necessario impiegare del denaro è quello della ricerca e dello sviluppo: molte fabbriche nazionali sono arretrate rispetto a strutture similari che sorgono oltre i confini. Nel settore sono invece leader, non è una gran sorpresa, gli asiatici, soprattutto i giapponesi ed i coreani.

Meno tragica è la situazione dei processi produttivi: anche in questo ambito sarebbero necessari nuovi investimenti perché il divario c’è e si fa sentire. Tuttavia il settore in questione sembra appena più gettonato dagli investitori rispetto quello della ricerca.

E la formazione del personale? Anche in questo caso sarebbero necessari dei nuovi investimenti: la limitatezza delle industrie italiane infatti incide in maniera notevole sulla formazione delle nuove leve che, anche se in possesso di svariate conoscenze tecnologiche, risultano alla fine dei conti meno capaci di produrre dei successi rispetto ai loro predecessori.

Una nota positiva proviene invece dagli investimenti riguardanti la messa a norma, almeno dal punto di vista ecologico, degli impianti: negli anni è cresciuta la sostenibilità della produzione dell’acciaio.

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